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Filetto in padella

Di : | Commenti disabilitati su Filetto in padella | On : 24 Novembre 2016 | Categoria : Come cucinare

Come cucinare filetto in padella

Indice

Filetto in padella

La carne del filetto, che sia di maiale, di manzo oppure di vitello, si può trovare in vendita in diversi tagli. Esistono infatti tagli di filetto più o meno costosi a seconda che essi siano sgrassati oppure da sgrassare. Per sapere come cucinare filetto in padella occorre innanzitutto saper scegliere la carne adatta in base alla ricetta che si intende realizzare. Ciò che poi è importante, oltre ai vari metodi di cottura, è il modo in cui si va a tagliare la carne e le parti di grasso e tessuto connettivo da eliminare. Si tratta di un taglio di carne molto tenera e perciò quindi viene considerata la migliore parte che si possa mangiare di un animale bovino oppure suino. Nella fattispecie la parte fisica denominata filetto è quella che si trova sotto le vertebre lombari, dietro alle costole e vicino ai reni. Ciascun animale ha un solo filetto ma si può dividere in tre parti, che si distinguono tra loro per la consistenza della carne stessa e quindi anche per il prezzo. Esse sono la testa, ovvero la parte iniziale, il cuore, che sta ad indicare la parte centrale, e infine la coda, verso la fine del pezzo. Dalla testa alla coda la carne tende ad assottigliarsi e perciò diventa sempre più morbida e dunque della prima parte la si può tritare mentre del resto si può tagliare a fettine oppure a pezzetti.

Filetto in padella ricetta

Chi desidera cuocere il filetto non può non sapere come cucinare filetto in padella, poiché tale modo di cottura è il migliore. La carne del filetto è ricca di sapore per cui non serve altro per esaltarne l’ottimo sapore. Secondo i gusti personali poi il filetto in padella si può cucinare ben cotto, a media cottura, al sangue oppure molto al sangue. Ciò dipende esclusivamente da come si è abituati a mangiare la carne in generale. Sulla base del risultato di cottura desiderato cambiano i tempi di cottura previsti. Per cuocere il filetto di solito sono sufficienti da 2 a 5 minuti per lato regolando anche la fiamma del fornello per far si che la carne sia cotto alla temperatura ottimale. Come si capisce i tempi sono molto breve per evitare che si perdano i succhi della carne, i quali contribuiscono a insaporire meglio il piatto.

Un’altra cosa poi che rivesta una grande importanza è la padella, preferibilmente con l’apposito rivestimento antiaderente, in cui si va a cuocere il filetto; è necessario che sia perfettamente integra senza graffi, perché quest’ultimi rischierebbero di fare attaccare i pezzi di carne sul fondo. Ogni volta che si cuoce qualcosa di pregiato, come appunto lo è il filetto di carne in padella, è opportuno altresì aspettare che l’olio arrivi alla giusta temperatura, che sia cioè abbastanza bollente per poter cuocere ma non tanto al punto da poterlo definire bruciato. Come variante dell’olio può essere utilizzato in alternativa anche il burro oppure stesso il grasso animale facendoli sciogliere direttamente in padella.

Il filetto di carne se inserito correttamente tra le varie pietanze di un menù completo a base di carne contribuisce a renderlo prelibato. Non a caso infatti questo tipo di carne viene servito anche durante i banchetti delle feste oppure durante i pranzi delle cerimonie ai ristoranti. Maggiormente il filetto viene usato per creare secondi piatti a base di carne. Tra le tantissime ricette disponibili, che indicano come cucinare filetto in padella, si ricordano facilmente filetto di manzo al burro, filetto al vino rosso, filetto di manco in crosta di birra, filetto alla Voronof, filetto con salsa all’amaro, filetto al rosmarino, filetto di manzo al pepe verde e filetto di manzo all’aceto balsamico.
Anche se comunque si tratta di ricette abbastanza versatile, cioè possono anche essere preparate al forno. Tra tutti quanti sicuramente qualcuno sarà più noto come ad esempio il metodo di cottura alla Voronof, vale a dire la fetta di filetto servita nel piatto accompagnata dalla salsina creata mediante la cottura dei grassi uniti con la farina sfumati con del liquore secco oppure del vino.